"Con lo sblocca stadi finalmente abbiamo raggiunto un traguardo significativo nell´interesse di tutti i cittadini - ha dichiarato Matteo Renzi - 3 miliardi sbloccati per riqualificare gli stadi. Con questo emendamento a mia prima firma, inserito nel decreto Semplificazioni, il restyling degli stadi vincolati dalle soprintendenze, come quello di Firenze, sarà più veloce e meno burocratico. Bene che i colleghi del Pd e della Lega abbiano sottoscritto la nostra proposta che punta a snellire le procedure per ristrutturare gli impianti sportivi, in una logica di esclusivo vantaggio per i cittadini. È un´intesa positiva che segna una svolta e mi auguro che ci possa essere la più ampia condivisione da parte di tutte le forze politiche affinchè passi un principio di buon senso , ovvero che le ristrutturazioni degli stadi non siano sottoposte a vincoli incredibili".
La svolta era arrivata nel pomeriggio, grazie anche alla mediazione del sindaco Dario Nardella, dopo l´accordo sul testo dell´emendamento firmato da Italia Viva e Partito Democratico. Il testo ha come firmatario l´ex presidente del Consiglio, ma ha recepito in pieno le istanze dei dem, ammorbidendo la posizione riguardo alle soprintendenze e l´emendamento è passato nella notte anche col il voto favorevole delle destre e quello contrario del M5s. "Nell´interesse di Firenze, visto che l´ultima versione dell´emendamento a prima firma Renzi ha accolto al 100% i contenuti della proposta targata PD, ho deciso di sottoscrivere il suo emendamento sugli stadi. Mi è sembrato giusto dare questa opportunità a chi è stato Sindaco e Presidente del Consiglio", ha dichiarato la senatrice fiorentina Caterina Biti.
In sostanza l´emendamento, votato nella notte al Senato prevede la possibilità di ristrutturazione anche di impianti vincolati, "nel rispetto unicamente dei soli specifici elementi strutturali, architettonici o visuali di cui sia strettamente necessaria a fini testimoniali la conservazione o la riproduzione, anche in forme diverse da quella originaria". E demanda al Ministero per i Beni culturali la verifica di tali presupposti, che deve essere completata entro 90 giorni dalla richiesta di ristrutturazione. "Decorso tale termine - si legge ancora nell´emendamento - il vincolo di tutela viene meno". Non solo, l´emendamento prevede anche "forme di conservazione anche distaccata dal nuovo impianto sportivo". In pratica le parti vincolate si possono smontare e rimontare da un´altra parte. "Per noi la priorità è sempre stato l´interesse dei cittadini e con questo spirito non abbiamo mai fatto mancare la presenza per essere pronti al confronto in tutti questi giorni. Finalmente, dopo anni, diamo risposta a un´esigenza che Firenze e molte altre città italiane avevano da tempo: consentire la ristrutturazione degli stadi senza vincoli irragionevoli, in tempi rapidi e con procedure certe. Questo emendamento - prosegue Biti - contiene rigo per rigo tutte le misure previste dal testo a cui abbiamo lavorato con i colleghi del Partito Democratico, segno che avevamo costruito una norma seria ed efficace. Siamo particolarmente felici che ci sia stato riconosciuto delle altre forze politiche: è stato un gioco di squadra che andrà a beneficio delle nostre città e di tutto il mondo dello sport."
Soddisfatto di questo accordo anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella: "Il lavoro di queste ultime ore delle forze parlamentari di maggioranza a partire da PD e IV per arrivare ad un testo condiviso di emendamento al dl semplificazione per la parte degli stadi è un traguardo importante, un passo significativo per il restyling dello stadio Franchi e per il bene di Firenze, che viene prima di tutto il resto. Ora però teniamo i piedi a terra e lavoriamo per arrivare al risultato con un voto favorevole ampio e - se possibile - trasversale. Mi appello a tutte le forze politiche che hanno a cuore il futuro degli stadi italiani: ora è il momento per dimostrare concretezza e attenzione per i territori e per lo sport. Ringrazio Biti e Renzi per la disponibilità dimostrata. Ora resta l´ultimo miglio. Il Parlamento dia la svolta tanto attesa da Firenze e dalle altre città italiane."
FONTE: Dovellini da firenze.repubblica.it
02/09/20
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