Nel XVII secolo fu registrata la temperatura presso il Convento di S.Maria degli Angeli di Firenze.
Con i contributi dell’Accademia del Cilento e in base agli studi di Galileo e dei suoi allievi questo aspetto della ricerca scientifica ebbe un grande impulso. L’ulteriore sviluppo continuò nelle sale dell’Osservatorio Ximeniano, fondato nel 1756 nel Convento di S.Giovanni in Piazza S. Lorenzo.
Esso prese il nome dal gesuita Leonardo Ximenes, grande scienziato che, dopo essersi occupato della bonifica maremmana, si interessò in modo particolare di astronomia, restaurando lo gnomone della Cattedrale che gli servì per fare nuove osservazioni astronomiche.
La sua opera fu continuata dai padri scolopi, che subentrarono ai gesuiti soprattutto con padre Filippo Cecchi. Quest’ultimo realizzò la rete meteorologica della Toscana, di modo che i vari nodi di essa, che furono dislocati nelle principali città della Toscana, inviavano i loro dati all’Osservatorio che li elaborava. Con la stazione meteo riuscì a realizzare anche lo studio dei terremoti, ideando il primo sismografo a tre componenti.
Fece anche costruire un grande termometro e un grande barometro che pose sotto la loggia dell’Orcagna in Piazza Signoria di modo che i fiorentini potessero avere i dati di entrambi.
Oggi nell’Osservatorio Ximeniano esiste la “sala Cavalleri-Cecchi” ove è custodito il sismografo a sette pendoli di progressiva lunghezza terminanti con un pennino bilicato che registrava su lastre di vetro affumicato diverse frequenze dei movimenti del suolo.
Uno degli ultimi direttori fu padre Guido Alfani che, oltre alla competenza sismologica, costruì una stazione meteo, che comparava i dati di Parigi con quelli di Firenze.
Ai primi dello scorso secolo Marconi venne a Firenze per collaborare con padre Alfani e con padre Bavieri sulla trasmissione delle onde Herziane.
Peraltro non possiamo concludere senza ricordare che l’Osservatorio fu ed è anche all’avanguardia di altre attività scientifiche: fra esse a metà Ottocento padre Barsanti e l’ingegnere Matteuci costruirono il primo motore a scoppio (poi riconosciuto come primato mondiale) che, non essendo ancora scoperta la benzina, fu costruito ad idrogeno.
Attualmente l’Osservatorio ha come Presidente il professor Mario Calamia, scienziato di fama internazionale, e come vice Presidente padre Dante Sarti.
Enrico Pieragnoli Couture
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