Fino al XIX secolo il servizio pubblico di trasporto era affidato alle diligenze, generalmente trainate da 4 cavalli: il gestore erano le Poste. Nell’Ottocento, all’interno delle città, il Servizio pubblico per le persone cominciò ad essere gestito da privati, con il nome ”Servizio Omnibus” (dal latino “per tutti”), nome che fu coniato nel Settecento da un negoziante di Nantes che, avendo un negozio nella periferia, gestì un servizio privato di diligenza affinché i concittadini potessero raggiungere la sua bottega.
A Firenze il Servizio pubblico cittadino, con diligenze trainate da cavalli, iniziò nel 1865. Fu ideata una linea lungo i viali di circonvallazione (che stavano per essere costruiti) e una serie di linee radiali che potessero raggiungere i paesi vicini. La prima linea fu la Firenze-Peretola, prolungata poi fino a Poggio a Caiano e Prato. Nell’84 fu inaugurata la Firenze-Fiesole, ma, per il notevole dislivello, lo sforzo per i cavalli fu eccessivo, per cui, dopo qualche mese molti cavalli non erano più utilizzabili. Si passò quindi al vapore (1886) con una nuova Società (Tramvia del Chianti e dei Colli fiorentini) fondata dal banchiere fiorentino Fenzi. Contemporaneamente il vapore fu utilizzato per tutte le linee esistenti: per Prato, per Campi e per Greve. Poiché sulla via per Fiesole il vapore ebbe a suscitare parecchie lamentele sia per il rumore dello stantuffo sia per i fumi che sprigionavano dal camino, la locomotiva a vapore fu sostituita da una elettrica. Debuttò così nel 1890 la prima tramvia elettrica d’Italia. Fu un grande successo, che ebbe una risonanza nazionale, tanto che il Re d’Italia Umberto e la Regina Margherita avevano annunciato la loro presenza il 24 settembre per raggiungere Fiesole con il tram elettrico. Ma proprio il giorno precedente, il 23, una vettura in discesa da Fiesole deragliò alla curva di S.Michele, ribaltandosi e provocando 5 morti e vari feriti. Il Servizio fu sospeso e la visita dei Reali fu annullata. Ben presto però, dopo alcune modifiche ai binari, il tram, ormai popolarissimo, continuò a circolare per mezzo secolo ancora. Fu infatti nel 1938 che fu sostituito dal filobus.
Nel 1896 fu terminata l’elettrificazione di tutte le linee e nel 1922 la Società divenne proprietà del Comune.
Enrico Pieragnoli Couture
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