In occasione del centenario di Careggi abbiamo deciso di dedicare alla via che costeggia il celebre ospedale fiorentino l´approfondimento di questa rubrica che è: Viale Gaetano Pieraccini.
Gaetano Pieraccini nacque nel 1864 a Poggibonsi, rimase orfano a soli 6 anni ma riuscì ugualmente a laurearsi in medicina a Firenze nel 1888.
Dopo essere stato a specializzarsi a Parigi e a Vienna tornò a Firenze e cominciò a esercitare la professione medica sia da privato che all´ospedale di Santa Maria Nuova.
Si dedicò anche alla politica, abbracciando il pensiero socialista ed entrando a far parte del Partito dei Lavoratori Italiani.
Nel 1894 pubblicò il suo primo libro di medicina sociale, ´La difesa della società dalle malattie trasmissibili´.
Nel 1900 sposa Vittoria Sestini e aderisce al PSI.
Divenne primario di Santa Maria Nuova e scrisse il ´Trattato di patologia del lavoro e terapia sociale´ nel 1905, che gli farà ottenere la libera docenza di Patologia del Lavoro e tre anni dopo, primo in Italia, la libera docenza di Medicina del Lavoro.
Nel 1909 fu eletto deputato nel parlamento del Regno e si adoperò per far sviluppare le assicurazioni contro le malattie, l´invalidità e la vecchiaia.
Nel 1921 venne eletto deputato nelle file del PSI.
Avversato durante il fascismo, tanto che perse la carica di primario e la possibilità di insegnare, rischiò addirittura il confino per un anno, pena che gli fu commutata in un´ammonizione politica.
Durante il periodo fascista scrisse per il giornale clandestino fondato da Salvemini e Rosselli, ´Non Mollare´.
Nell´agosto del ´43, quando la città fu liberata dall´occupazione, in casa sua fu ricostituita la sezione fiorentina del PSI e Pieraccini venne eletto sindaco di Firenze.
Rimase in carica per due anni. Dopo questo periodo ottenne moltissimi riconoscimenti accademici e dal punto di vista politico rimase coinvolto dalle molte frammentazioni che riguardarono il PSI.
Durante le votazioni per il Presidente della Repubblica del 1948, fu il candidato del PSLI, essendo senatore di quel partito, ma fu letto Luigi Einaudi.
Morì a Firenze nel 1957.
Sara Aldobrandi
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