Oggi i Carabinieri e la Polizia Provinciale, hanno dato esecuzione a 9 misure cautelari personali che prevedono l’interdizione dai pubblici uffici (da un massimo di 12 mesi ad un minimo di 3 mesi) di dirigenti e funzionari di Alia e di società ad essa collegate.
E´ stato inoltre disposto il sequestro preventivo di alcune aree dell’impianto “Polo Tecnologico” di San Donnino gestito da Alia. Le misure sono state tutte emesse dal GIP su richiesta della Procura della Repubblica di Firenze.
L’operazione scaturisce da un’indagine avviata nel 2016 che ha consentito di rilevare una serie di illeciti ambientali che hanno portato grave nocumento per salute pubblica e ambiente.
In particolare, dalle indagini compiute è risultato che la società a maggioranza di capitale pubblico avrebbe: gestito illegalmente ingenti quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da ammendante comportato misto, prodotto presso l’impianto TMB, disperdendolo nell’ambiente con modalità non conformi a quelle previste dall’autorizzazione.
Inoltre avrebbe smaltito illecitamente varie tipologie di rifiuti speciali non pericolosi presso la discarica di Case Passerini; scaricato sistematicamente sul suolo rilevanti quantità di percolato, prodotto presso l’ex discarica di Bosco ai Ronchi, all’interno di alcuni laghetti non impermeabilizzati; conferito presso vari impianti ingenti quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi prodotti nell’impianto di Faltona, utilizzando codici di classificazione (CER) non corretti al solo fine di conseguire un ingiusto profitto rappresentato dal risparmio sui costi di gestione che altrimenti dovevano essere affrontati.
Contestualmente, sono state notificate informazioni di garanzia nei confronti di 33 indagati fra dirigenti e responsabili della società di gestione di servizi ambientali per i reati continuati, in concorso, di traffico illecito di rifiuti, frode nell’esercizio del commercio e getto pericoloso di cose.
Sara Aldobrandi
27/05/21
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