La tappa del Giro d´Italia che ha attraversato Firenze è stata un successo soprattutto per la presenza di tanto pubblico ai bordi delle strade.
Il Giro ha voluto dedicare questa tappa al grande campione Gino Bartali, all´indimenticato commissario tecnico e non solo, Alfredo Martini (di cui ricorrono i 100 anni dalla nascita) e al Sommo Poeta, Dante Alighieri, a 750 anni dalla sua morte.
La corsa rosa è partita da Siena per sfilare nel Chianti fino ad arrivare a Ponte a Ema, passando accanto al museo Gino Bartali. Transitata nel territorio del comune di Firenze si è poi diretta verso Sesto Fiorentino, casa di Alfredo Martini, da dove si è inerpicata per le salite di Monte Morello.
A Castellina in Chianti c´è stata la brutta caduta di Alessandro de Marchi, che è stato ricoverato a Careggi con un trauma toracico e varie fratture. Senza conseguenze la caduta di Fabio Sabatini.
La corsa invece ha visto partire in fuga, proprio da Firenze, sedici corridori, che sono riusciti a distanziare il gruppo in cui si trovava anche la maglia rosa Bernal anche di 12 minuti.
Tante le salite di giornata, questa era una delle tappe più difficili del Giro, dopo Monte Morello, la Consuma, il Passo della Calla e infine il Passo del Carnaio.
Ha vinto Andrea Vendrame, che faceva parte dei fuggitivi e sulle ultime salite è riuscito a staccare anche i compagni di fuga, insieme a Hamilton arrivato alle sue spalle.
Sara Aldobrandi
20/05/21
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