«Sono convinto che il progetto relativo agli Uffizi Diffusi, presentatoci dal direttore Eike Schmidt, abbia immense potenzialità per il nostro territorio e costituisca un’occasione di rilancio turistico e culturale per l’Empolese – Valdelsa, dopo il periodo critico che stiamo attraversando. Si tratta di un’idea che ha una visione di lungo periodo e che mira a sfruttare il patrimonio culturale per valorizzare non solo Firenze, ma l’intero sistema regionale.
Tutti i sindaci dell’Unione che hanno preso parte alla riunione lo scorso 5 gennaio si sono detti fiduciosi e hanno espresso entusiasmo, per un progetto che è vero che coinvolge Montelupo, ma che sicuramente si estenderà anche nelle aree contigue. Per tutti noi il recupero della Villa dell’Ambrogiana e la concretizzazione del progetto degli Uffizi Diffusi è una priorità d’area che intendiamo sostenere nei prossimi anni», così il presidente dell’Unione dei Comuni, Alessio Falorni, all’indomani dell´incontro fra i sindaci e Eike Schmidt.
Un appuntamento nel quale il direttore del prestigioso museo ha illustrato la sua idea di “Uffizi Diffusi”, gli obiettivi e anche la visione da cui scaturisce. La visione di una Toscana bella in cui l’immenso patrimonio culturale che fino a oggi non è esposto, tornerà finalmente alla luce.
Un tassello importante di tutta questa operazione è sicuramente il recupero della Villa Medicea dell´Ambrogiana e la sua destinazione a centro espositivo, ma tutta l’area potrà essere coinvolta, con prestiti di opere da collocare nei centri espositivi del territorio, una selezione di pezzi congruenti con il contesto in cui saranno ospitati.
Ciascun sindaco, dopo la presentazione del progetto, ne ha rilevato le peculiarità e si è dichiarato disponibile a sostenerlo come progetto di area. Il 5 gennaio è iniziata una interlocuzione che dovrà proseguire nei mesi a venire.
«Il progetto degli Uffizi diffusi che investe Montelupo e la sua Villa Medicea, ma che potrà avere ricadute positive su tutta l’Unione, ci propone un nuovo modello di fruizione culturale, non accentrato sulle città più importanti, ma che da queste parte e conduce i visitatori alla scoperta di luoghi meno conosciuti. Il progetto di Eike Schmidt ha il merito di essere visionario e di voler dare nuova luce ad opere al momento non esposte e nel contempo ai territori che le ospiteranno.
Per Montelupo ovviamente l’impatto è più grande perché ci consente di intervenire su un bene che ha sicuramente necessità di un importante intervento di recupero e che potrà essere restituito alla collettività», afferma Paolo Masetti.
08/01/21
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