In Toscana è ricominciata la scuola in presenza per il 50% degli studenti delle scuole superiori e il primo giorno è trascorso senza evidenziare particolari criticità.
La Toscana è, insieme a Valle d´Aosta e Abruzzo, una delle tre regioni in Italia che ha deciso di riaprire le scuole superiori in presenza, visto che è classificata in zona gialla.
Molto felici gli studenti che sono potuti tornare a studiare nelle classi e insieme ai loro compagni, invece che davanti a un computer.
Il presidente della Regione, Giani ha scritto su Facebook: ´Da oggi in Toscana è tornata la didattica in presenza al 50%. Sono stato a Pistoia all’Istituto Comprensivo “Cino da Pistoia” e al Liceo Classico Galileo di Firenze per augurare un buon rientro alle studentesse e agli studenti.
La scuola è una necessità fondamentale per lo sviluppo e la crescita del nostro paese. Non possiamo permetterci di fermarla, è essenziale per divenire donne e uomini consapevoli.
Ragazze e ragazzi c’è bisogno anche di tutta la vostra responsabilità, portate la mascherina e seguite tutte le misure di prevenzione al contenimento del contagio.
Con l´impegno di tutti possiamo farcela.´
A tracciare un primo bilancio ´a caldo´ del ritorno in presenza è stato anche l´assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli, che questa mattina ha atteso l´ingresso degli studenti dell´istituto scolastico superiore Fermi-Giorgi di Lucca per poi spostarsi al Gobetti-Volta di Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze, per l´uscita: "I riscontri che mi arrivano da tutta la Toscana sono positivi, sia per quanto riguarda i bus che i treni, infatti anche il direttore regionale di Trenitalia Scarpellini mi ha appena chiamato per comunicarmi che non ci sono state criticità o sovraffollamenti. Anche su Firenze sia l´urbano che l´extraurbano hanno funzionato bene”.
“Io ero all´ingresso dell´istituto Fermi-Giorgi di Lucca – racconta Baccelli - ed è stata un´esperienza meravigliosa veder tornare i ragazzi, accolti da uno striscione della scuola con scritto ´Bentornati´. Ho parlato con gli studenti, che erano felici di rientrare in classe, con gli autisti, con i tutor, con il personale della scuola. Lì tutto ha funzionato. Non solo il sistema di trasporto organizzato o dei bus aggiuntivi, ma anche il progetto ´Ti accompagno´ con i tutor”.
“Questo risultato – precisa Baccelli - è frutto di settimane e settimane di lavoro del Comitato regionale e dei Comitati provinciali, prima coordinati dalla Regione e poi dai Prefetti. Abbiamo aggiunto 329 bus sulla base delle richieste delle Province e della Città metropolitana. Solo tre Regioni hanno riaperto le scuole superiori oggi: la Toscana, l´Abruzzo e la Val d´Aosta. Le dimensioni di questi territori sono chiaramente diverse e se la Toscana è riuscita a ripartire posso dire con sicurezza che è merito solo di uno straordinario gioco di squadra. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato a questa organizzazione. Il nostro obiettivo era far tornare i ragazzi in classe in sicurezza e ce l´abbiamo fatta. Ora continueremo a controllare, avremo due incontri al giorno per monitorare l´andamento in tutti i territori e calibrare il servizio, variarlo nel caso si verifichino criticità”.
"La ripresa della scuola è essenziale, seppur al 50% - ha aggiunto Baccelli - fino ad oggi questo settore ha pagato un prezzo altissimo, nonostante fossero state prese tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza in classe. Era necessario garantire il distanziamento anche sui mezzi pubblici utilizzati per arrivare a scuola, ma questo enigma sembrava irrisolvibile: la Toscana ha poco meno di 3000 bus e di certo non avremmo potuto raddoppiare la nostra dotazione, visto il limite di capienza al 50%. Ma organizzando, affinando, confrontandoci, collaborando con gli assessorati alla salute ed alla scuola è stato risolto”. “La pandemia – ha concluso l’assessore - ha cambiato tutte le carte in tavola nel mondo dei trasporti: fino a pochi mesi fa l´obiettivo, per motivi economici ma ancora di più per motivi ambientali e di sostenibilità, era avere il mezzo ´pieno´. Oggi accade esattamente l´opposto e quello che vogliamo è la distanza tra i passeggeri. Una rivoluzione, da progettare e realizzare in tempi rapidissimi. Da questo dovremo uscire con un trasporto pubblico rinnovato, che sia anche di supporto delle attività economiche e turistiche".
11/01/21
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