Firenze in diretta
Firenze, Giovedì 21 Gennaio 2021 - ore 09:16
 
TEATRO DELLE DONNE A RISCHIO CHIUSURA
TEATRO DELLE DONNE A RISCHIO CHIUSURA
Appello per salvare i posti di lavoro

Dipendenti e collaboratori senza lavoro, perdita dei contributi già stanziati dalla Regione Toscana, annullamento delle produzioni e della stagione 2020/2021, chiusura di tutti i corsi di formazione.

E’ il futuro che si prospetta per il Teatro delle Donne di Firenze, da quasi trent’anni Centro di Drammaturgia, uno dei punti di riferimento nazionali più qualificati per la drammaturgia contemporanea grazie all’archivio dei testi delle autrici contemporanee, la scuola di scrittura teatrale, le attività di produzione e di formazione, il festival Avamposti e una viva stagione teatrale.

Alla sospensione delle attività e ai danni ricevuti dall’emergenza Covid, per il Teatro delle Donne si aggiunge una sconcertante decisione “politico-amministrativa” che ne compromette l’esistenza: il 31 dicembre 2020 scadrà la proroga dell’affidamento in gestione del Teatro Comunale Manzoni di Calenzano, dove il Teatro delle Donne ha sede dal 2002. Il Comune di Calenzano, proprietario della struttura, ha rifiutato di concedere una proroga ulteriore, anche di pochi mesi: tale rinvio, assolutamente realizzabile dal punto di vista legale, permetterebbe al Teatro delle Donne di salvare gli importanti contributi già assegnati dalla Regione Toscana per il 2021 per l’attività di residenza al Manzoni di Calenzano, e quindi le attività e tutte le professionalità.

“Togliere la residenza a dicembre al Teatro delle Donne significa metterne a rischio la stessa sopravvivenza – scrivono la fondatrice Cristina Ghelli e Dacia Maraini, scrittrice e autrice da sempre vicina al Centro di Drammaturgia, nell’appello inviato al Comune di Calenzano e sottoscritto tra gli altri dalla scrittrice cilena Isabel Allende - di cui il Teatro delle Donne ha prodotto un adattamento teatrale del romanzo “La casa degli spiriti” - oltre che da registi, attori, autori, critici, scrittori, professori universitari e da tutti i colleghi titolari delle Residenze Artistiche della Toscana – Il teatro, per millenni, ha escluso le donne dalle scene. Ora le cose sono cambiate ma un fondo di discriminazione rispetto alla creatività femminile è rimasto. Non divieto ma sfiducia, non rifiuto ma mancanza di attenzione. Il Teatro delle Donne di Firenze si è sempre mostrato all’avanguardia nel superare, con la collaborazione di grandi attrici, registe, drammaturghe e organizzatrici, queste difficoltà, creando un centro di produzione drammaturgica femminile unico in Italia”.

“Rispettiamo il criterio meritocratico dei bandi e il diritto, da parte di un’Amministrazione, di affidare un proprio spazio a chi ritiene più opportuno – spiega la direttrice Cristina Ghelli – chiediamo solo che si tenga conto delle situazioni oggettive in cui ci si trova e del lavoro che le nostre strutture hanno svolto e svolgono sui territori e a livello nazionale.

Solo sei mesi di proroga della residenza, del tutto giustificati dalla nuova emergenza Covid, consentirebbero di mantenere il contributo regionale 2021 e l’occupazione del personale. Oltre a permettere un’attività in teatro che altrimenti non sarà possibile. L’uscita del bando è stata annunciata da un comunicato stampa del Comune per oggi 3 novembre e ammesso che il risultato finale possa essere comunicato entro il 31 dicembre, quale nuovo affidatario potrà programmare una stagione dalla fine di dicembre per gennaio?

Rifiutare la gestione al Teatro delle Donne della stagione teatrale 2020/2021 è inutilmente punitivo sia nei confronti dell’Associazione, che ne riceve un grave danno economico, che dei suoi dipendenti e collaboratori che rimangono senza impiego. E toglie comunque alla cittadinanza di Calenzano quei 94.000 euro destinati dalla Regione ad attività sul territorio, contro ogni logica di pubblico interesse.

Un accanimento ingiustificato contro il Teatro delle Donne da parte di un’amministrazione di sinistra, che ha appena dato alla sala consiliare il nome di Nilde Iotti e che rischia, per disattenzione culturale e di genere, di far chiudere l’unico Centro di Drammaturgia delle Donne in Italia. Voglio ringraziare invece la Fondazione CR Firenze, che oggi, attraverso il direttore generale Gabriele Gori, ha annunciato disponibilità a sostegno del Teatro delle Donne".

 


03/11/20

  Bookmark and Share
 
Altre notizie
Leggi altri articoli
A1, CHIUSO IL TRATTO TRA INCISA E FIRENZE SUD
 
A1, CHIUSO IL TRATTO TRA INCISA E FIRENZE SUD
Nella notte tra 23 e 24 gennaio

Sulla A1 Milano-Napoli, per lavori propedeutici alla realizzazione della terza corsia, previsti i ...

CALANO I NUOVI POSITIVI AL COVID-19
 
CALANO I NUOVI POSITIVI AL COVID-19
Superati i 4 mila decessi in regione

Sono 241 i positivi in più rispetto a ieri, su un totale, da inizio epidemia, pari a 128.4 ...

INTERVENTO ECCEZIONALE A TORREGALLI
 
INTERVENTO ECCEZIONALE A TORREGALLI
Madre e figlia salvate con una tecnica a elevata specificità

L’intervento particolarmente complesso su un impianto anomalo della placenta, un caso cosid ...

TREDICENNI SCAPPANO DI CASA
 
TREDICENNI SCAPPANO DI CASA
Rintracciate su un treno per la Svizzera

Due ragazzine di 13 anni sono scappate di casa ieri mattina, quando, invece di recarsi a scuola, ...

IN QUESTURA PER IL PERMESSO DI SOGGIORNO
 
IN QUESTURA PER IL PERMESSO DI SOGGIORNO
Viene arrestato perchè ricercato

Si è presentato all’Ufficio Immigrazione della Questura di Firenze per richiedere il ...

 
 
I NOSTRI AMICI A 4 ZAMPE
Aiutiamo a cercare casa agli animali in difficoltà. E siamo a disposizione per le segnalazioni di quelli scomparsi.
 
CUCINIAMO INSIEME
Volete preparare un piatto sfizioso fatto in casa? Date un´occhiata alle ricette di Mamma Pina.
 
DI CHE VIA SEI?
Sapete a chi è intitolata la via dove abitate? Un altro modo per conoscere la città.
 
CURIOSITA´ D´ALTRI TEMPI
Un viaggio nella storia della città che ci porterà a nuove scoperte.
 
 
 
scrivi al direttore
 
 
Meteo Toscana
 

 

     
Bookmark and Share  

Testata Giornalistica, Autorizzazione del Tribunale di Firenze n. 5946 del 18 febbraio 2014.
Tutti i diritti riservati all'editore: Viola Srl semplificata - in liquidazione - P.I. 06357850483 sede via Cecioni 123, 50036 Pratolino, Firenze.