Città Metropolitana di Firenze e Comuni toscani romagnoli insieme per "Le Vie di Dante tra Romagna e Toscana": un´offerta "dedicata agli itinerari culturali e naturali ispirati alla figura, alle opere, ai viaggi di Dante Alighieri nelle due regioni - spiega Tommaso Triberti, consigliere della Città Metropolitana di Firenze delegato al Turismo e Sindaco di Marradi - all´insegna del turismo slow per gli amanti del trekking, della bici e del viaggio in treno".
Grazie a un accordo il cui testo, su proposta di Triberti, è stato approvato dal Consiglio della Città Metropolitana di Firenze e con la progressiva adesione di una serie di amministrazioni comunali fra Firenze, Ravenna, Forlì e Arezzo, si individueranno i cammini da mettere in rete e le modalità di percorrerli in vista del 2021, anno del settecentenario dantesco, ma soprattutto per promuovere e intercettare flussi turistici negli anni a venire, in particolare nelle aree interne.
I Comuni firmatari l´intesa, col sostegno e il coordinamento della Città Metropolitana che fungerà da capofila, avvieranno con gli operatori dei loro territori il lavoro di costruzione di un sistema di prodotti turistici declinati in itinerari percorribili a piedi o con altre forme di mobilità non motorizzata (bici, cavallo) e in percorsi effettuabili, almeno in parte, con modalità di trasporto motorizzato ma a limitato impatto ambientale come il treno sui binari della Faentina.
Con l´accordo i Comuni toscani si impegnano anche ad avviare l´iter di riconoscimento dei percorsi delle ´Vie di Dante´ quali sentieri locali di interesse regionale da parte della Regione Toscana, passaggio necessario alla promozione dei prodotti turistici da parte dell´agenzia regionale Toscana Promozione Turistica nonché all´ottenimento di specifici finanziamenti regionali.
I settecento anni di Dante nel 2021 rappresentano un traguardo e al tempo stesso un punto di svolta e di partenza, anche per la grande risonanza mediatica delle celebrazioni e l´attenzione internazionale ad esse riservate. Ma c´è un´intuizione che va messa a frutto: la profonda crisi del turismo internazionale innescata dall’emergenza sanitaria da Covid 19, sottolinea Triberti, "ha nel turismo lento uno dei canali più interessanti per la ripresa economica a breve termine". Va ricordato inoltre che lo stesso Ministero per i Beni e le Attività culturali ed il Turismo ha sollecitato un´iniziativa di coordinamento delle amministrazioni locali attraversate dai percorsi di Dante in vista del settecentenario.
Le "Vie di Dante tra Romagna e Toscana” passano lungo le valli appenniniche del Bidente, del Lamone, del Montone, del Rabbi, del Tramazzo, della Sieve, e ancora del Mugello e del Casentino, lungo il Valdarno superiore, sui rilievi dell’Appennino Tosco-Romagnolo e del Pratomagno.
L´intesa coinvolge la Città Metropolitana di Firenze e i Comuni di Brisighella, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Dovàdola, Faenza, Forlì, Premilcuore, Portico San Benedetto, Ravenna, Santa Sofia, Tredozio in Romagna, e con loro Bagno a Ripoli, Fiesole, Firenze, Reggello, Rignano sull’Arno, Vaglia, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Pontassieve, San Godenzo, Scarperia e San Piero a Sieve nel territorio della Città Metropolitana e di Bibbiena, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Chitignano, Chiusi della Verna, Montemignaio, Ortignano, Raggiolo, Poppi, Pratovecchio, Stia, Subbiano e Talla in Casentino, quindi Arezzo e Capolona.
02/07/20
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