Bartlomiej Dragowski si ripresenta alla stampa dopo il prestito nella seconda parte dello scorso campionato all´Empoli e soprattutto dopo aver rinnovato il contratto con la Fiorentina.
E´ una rivincita per te?
"Finalmente arriva il mio momento con la maglia viola. Niente arriva gratis, lavorerò duramente per ripagare chi mi ha dato fiducia, e chi mi ha dato la possibilità di rinnovare fino al 2023".
Dopo le stagioni in panchina, hai mai pensato di andartene da Firenze?
"Penso solo al futuro. Non appena ho sentito che i direttori puntavano tutto su di me, non ho esitato. Ho in mente solo il pensiero di fare una grande stagione tra i pali della Fiorentina".
Giravano voci di mercato che tu potessi partire e andare in Premiere League, erano vere?
"Durante il mercato ci sono tante voci. Tanti club cercano di comprare nuovi giocatori per migliorare la propria squadra. Io, però, ho scelto la Fiorentina e soprattutto la Fiorentina ha scelto me, quindi sono molto contento di essere qui a giocarmi le mie carte".
Senti la competizione con Terracciano?
"Io e Brancolini con i consigli di Pietro possiamo crescere molto. Lui, avendo trent´anni ha più esperienza di noi. Gioca a calcio da più anni e sono sicuro che ci aiuterà molto. Ovviamente non si smette mai di imparare, quindi, anche lui a trent´anni può crescere e per questo ci aiuteremo molto a vicenda".
Hai parlato con il Patron Commisso? Cosa ti ha detto?
"Il presidente è stato molto schietto. Mi ha detto che devo parare bene, è normale. Mi hanno dato fiducia e li voglio ripagare con le mie parate."
Nella passata stagione nel derby contro l´Empoli hai negato il gol a Vlahovic e a San Siro all´ultima giornata hai cercato in tutti i modi di salvare l´Empoli.
"Dusan, nel post partita, era molto arrabbiato, non mi ha detto granché. Contro l´Inter io ho pensato solo all´Empoli e speravo che la Fiorentina vincesse per aiutarci".
Vista l´ottima crescita che hai avuto con l´esperienza in prestito, forse era meglio tu ci andassi anche prima, no?
"Io sono molto contento di essere andato ad Empoli. Là ho avuto lo spazio che qui a Firenze, fino a quel momento, non avevo e sono riuscito ad esprimere le mie qualità".
Chi è più forte tra te e Szczęsny?
"Devo lavorare ancora tanto per arrivare al livello del portiere della Juve, ma so di avere il potenziale giusto e la voglia per diventare un portiere forte. Me lo dicono in tanti e anche io sono molto fiducioso. Ho margini di miglioramento, certo. Ma gioco per la squadra, per me, per i tifosi e per la mia famiglia".
Da quest´anno la regola per i portieri è cambiata, vi state allenando per questa novità?
"Quando esce una regola bisogna allenarsi per vedere come funziona. Solo durante la stagione, però, riusciremo a capire se per i portieri è cambiato molto. In amichevole è difficile valutare".
Cosa ti chiede Montella di diverso rispetto ad Andreazzoli lo scorso anno?
"La cosa fondamentale è che io pari, sempre. Non ci sono differenze, se non nel colore della maglia. Qui, rispetto ad Empoli tocco meno palloni, quindi devo restare più concentrato nell´arco della partita per prendere quelli".
Come mai Pioli non ha avuto fiducia in te? Che rapporto hai avuto con Lafont?
"Non voglio tornare indietro, Pioli ha fatto le sue scelte. Magari non ero pronto. Sono felice che la mia possibilità sia arrivata ora. Lafont è un ottimo portiere. La scelta del mister ricadeva su di lui nonostante io lavorassi meglio durante la settimana negli allenamenti.
Conoscevi già Zurkowski? Può essere un valore aggiunto in questa Fiorentina?
"Conosco Zurkowski dall´Under 21. E´ un ragazzo molto talentuoso, che corre tantissimo e non è mai stanco. Sono convinto che farà bene".
FONTE: lanazione.it
08/08/19
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