Dopo otto partite forse ancora non si può parlare di mal di trasferta ma l´enorme differenza tra i punti ottenuti tra le mura amiche (12) e quelli conquistati fuori dallo stadio Franchi (1) fa riflettere.
La Fiorentina anche oggi sul campo della Lazio non è riuscita a portare a casa punti, perdendo per 1-0, contro una squadra che non attraversava certo il suo miglior momento, dopo due sconfitte subite in una settimana.
I viola non riescono ad essere concreti in zona gol e il portiere Lafont dimostra tutti i suoi diciannove anni con una serie di incertezze, una delle quali oggi è costata il gol biancoceleste.
Da rivedere anche le scelte di Pioli, che anche oggi ha confermato alcuni uomini (Benassi su tutti) che già domenica scorsa sono sembrati a corto di fiato. Molto deludente la prova di Pjaca che sembra un corpo estraneo e non incide nè in avanti, nè tantomeno in copertura.
La cronaca della gara si apre con la Lazio subito pericolosa con un tiro da fuori area di Parolo che passa di poco a lato.
Al 13´ su un´uscita a vuoto di Lafont è Biraghi a salvare la porta viola.
La Fiorentina soffre la pressione biancoceleste e si vede in avanti solo al 27´ quando Benassi si mangia un gol servito su un piatto d´argento da un pasticcio di Wallace.
Al 37´ la Lazio passa in vantaggio con Immobile che sfrutta un calcio d´angolo spizzato da Radu su cui si avventa il centravanti laziale, lasciato colpevolmente libero da Benassi. Sul tiro non appare irreprensibile neanche Lafont che si fa beffare sul suo palo.
Al 44´ ci mette del suo anche l´arbitro Orsato che valuta regolare un contatto molto dubbio in area tra Acerbi e Simeone senza neanche consultare il Var.
Nel secondo tempo Pioli toglie un confuso Benassi per inserire Edimilson. La partita della Fiorentina però non decolla fino a quando non è Chiesa ad accendersi e a creare una palla gol, che Biraghi si fa parare.
Al 64´ Gerson lascia il posto a Eysseric e all´80´ Pjaca esce per Sottil. La decisione di Pioli di insistere per ottanta minuti sul numero 10 è difficilmente comprensibile visto la sua prestazione gravemente insufficiente.
Nel finale, complice anche la stanchezza della Lazio che aveva giocato in Europa League giovedì, i viola provano l´assalto alla porta di Strakosha e l´occasione migliore capita proprio sui piedi del giovane Sottil, ma Radu riesce a respingere. Poi in contropiede è Correa a chiamare alla parata Lafont, che stavolta si fa trovare pronto.
Adesso la sosta arriva come una manna per ricaricare le batterie di una squadra apparsa abbastanza provata dalle tante partite consecutive.
Sara Aldobrandi
07/10/18
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