Si è spento la notte scorsa all´età di 92 anni padre Massimiliano Rosito, francescano, che ha trascorso gran parte della sua vita nel convento di Santa Croce.
Padre Rosito era un punto di riferimento spirituale e culturale della sensibilità francescana in città, anche grazie alla rivista ´Città di vita´ di cui si è occupato per decenni.
Fu lui il primo ad accorre nella tragica alluvione del 1966 per portare in salvo il Cristo di Cimabue, così fortemente colpito dalla violenza delle acque dell´Arno.
La salma di padre Rosito sarà esposta oggi in Santa Croce e domani si terranno i funerali, in orario ancora da stabilire.
Padre Rosito era nato a Ferrandina, in provincia di Matera, nel 1928, a ventuno anni divenne frate minore e poi fu ordinato sacerdote a Roma. In seguito arrivò a Santa Croce dove, oltre ad occuparsi della vita spirituale, si è impegnato per tutelare e accrescere il patrimonio artistico della Basilica. Importante la sua dedizione soprattutto dopo l´alluvione per il restauro delle opere d´arte danneggiate. Per questo suo duplice impegno fu insignito nel 2008 del Fiorino d´oro, massima onorificenza della città di Firenze.
Sara Aldobrandi
08/06/20
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