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Firenze, Lunedì 28 Settembre 2020 - ore 05:23
 
COMMISSO: UN ANNO DA PRESIDENTE
COMMISSO: UN ANNO DA PRESIDENTE
´Voglio portare la Fiorentina tra i primi club al mondo´

Esattamente un anno fa Rocco Commisso diventava il nuovo proprietario e presidente della Fiorentina e oggi tutta la società ha voluto celebrare l´evento con una diretta social. Sicuramente, se non ci fosse stata l´emergenza Coronavirus, Commisso sarebbe volato a Firenze per festeggiare con la ´famiglia´ viola, tifosi compresi, questo primo anniversario, ma si è dovuto accontentare degli auguri via video di staff, giocatori e giocatrici.

Commisso ha rilasciato una lunga intervista in cui ha affrontato svariati temi, che riportiamo qui sotto, tratta da fiorentina.it.

“Grazie assai a tutti per gli auguri ricevuti, dai vertici del calcio italiano, al Sindaco Nardella, alla squadra maschile e femminile. Il grazie più grande va ai tifosi. Oggi mi sono detto che dovevo farmi un augurio, stamani sono andato al piano ed ho suonato l’inno della Fiorentina. Ho sempre detto a tutti di chiamarmi Rocco, la cosa più importante per me è lasciare qualcosa al mio paese, in special modo a Firenze. Ho fatto otto viaggi a Firenze, sono stato tantissimo in città. Abbiamo fatto un grande investimento, avendo speso ed in progetto di spendere oltre 300 milioni di euro. Ringrazio per come è stata accolta la mia famiglia e Joe Barone. Mi piace ricordare, prima di cominciare, Alessandro Rialti, che ha fatto con me una delle ultime interviste. E’ stato il primo a farmi le domande in conferenza stampa. Sono sicuro che tutti lo ricordano come una persona onesta e leale: ci manca e ci mancherà molto”.

SUL RAPPORTO CON I TIFOSI: “E’ incredibile il calore della gente di Firenze, l’accoglienza che mi ha dato è stata incredibile, fin dal primo giorno all’Artemio Franchi. Mi hanno fatto commuovere. La tournée in America, essere Magnifico Messere, le interviste: ho bellissimi ricordi, mi dispiace solo essere qui bloccato da mesi. Io ho ricordi bellissimi che porto con me. Dopo il matrimonio e la nascita dei figli, l’essere a Firenze mi ha riempito veramente di orgoglio, spero mia moglie non si offenda. Ricordo quando il grande Sindaco Dario mi ha messo il giglio alla giacca”.

FORZA E CUORE: “Siamo arrivati a 872.000 euro, è stata una grandissima raccolta fondi. Noi abbiamo iniziato, poi ha risposto la città di Firenze. Tutto è iniziato quando ho visto il Dottor Pengue che curava i suoi ragazzi e poi si è ammalato lui stesso. Avevamo paura per tutti, per la famiglia Pradè, anche se non abbiamo detto niente. Grazie al Signore siamo tutti vivi. Grazie a chi ha lottato in prima linea, per Firenze e per la Fiorentina”.

SUL CENTRO SPORTIVO: “Per mesi abbiamo ripulito l’area, che è stata ripulita. Abbiamo piantato molti alberi, ci sarà molto verde. Abbiamo lavorato sul piano architettonico, così potremo iniziare appena si potrà. Ringrazio il Sindaco Casini, la Soprintendenza e l’architetto Casamonti. Si sono persi tre mesi con la pandemia, serve qualche mese in più per costruire: cominceremo intorno al 1 ottobre, forse prima. La novità? Questa settimana abbiamo fatto il contratto con il primo costruttore della villa. Tra poche ore vedrete come era la villa e come sarà in futuro. Vedrete come sarà bella. Tra una settimana vedrete il rendering dei palazzetti del centro sportivo. L’obiettivo è finire entro la stagione 2020/2021. Ci saranno parcheggi, poi ci arriverà la tramvia. Dentro ci sarà un mini stadio, i nostri tifosi potranno vedere gli allenamenti vicino a me in tribuna“.

SULLO STADIO: “Vi spiego come si concepisce il discorso qui in America. Qui non si pagano le tasse sugli stadi, lo dico e lo ridico, per farlo capire a qualcuno in Italia. Se posso lasciare Firenze senza lo stadio? Lasciamo stare, vedremo in futuro come vanno le cose. C’è anche l’età, la salute… Io non posso lasciare alla mia famiglia un problema incompiuto, per questo io voglio fare in fretta. Quando ho detto che i soldi non sono un problema mi riferivo a questo: i fondi ci sono, basta avere la strada spianata. Io sono molto deluso, perché ho capito che la città non era pronta, nonostante anni di chiacchiere sullo stadio. Siamo passati a parlare della ristrutturazione del Franchi, poi ci siamo incontrati con la Soprintendenza ed abbiamo capito che non possiamo fare quello che vogliamo noi. Per me i tifosi stanno in cima alla piramide: loro ci saranno sempre, dirigenti e giocatori passeranno. Non possono bagnarsi, a volte i bagni non funzionano nemmeno. Volevo una cosa moderna e funzionale. La mia decisione di trattare sul Franchi è stata rispettosa della storia di Firenze. Dopo il no sul Franchi mi hanno prospettato la Mercafir. Siamo andati a vedere l’area, il presidente della Mercafir mi disse che servivano cinque anni per muovere il mercato. Sono venuti a trovarmi dal Comune per tranquillizzarmi, dicendomi che si faceva in due anni… Ho dato tempo al Comune, il 2+2 deve esistere. Due anni per il centro sportivo e due anni per lo stadio. Io avrei voluto giocare alla Mercafir nel settembre del 2023. I miei uomini hanno fatto molti incontri, mai ci hanno detto i costi ed i tempi. Io domandavo, ma nessuno rispondeva. A Bagno a Ripoli ho pagato 400.000 euro per ettaro, volevo fare lo stesso, ma non ho avuto risposta. E’ uscito il bando, da lì sono cresciuti i problemi: non mi sono mai stati detti i prezzi dell’area. Io credevo si potesse chiudere a 6 milioni di euro per l’area (anche se in America questi terreni per gli stadi sono dati gratis). Poi ci hanno detto che l’area costava 22 milioni. I miei consulenti hanno studiato la perizia, abbiamo capito che i costi da 22 milioni salivano almeno a 60 milioni di euro. Poi mi hanno detto che le tasse annuali arrivavano a 1,8 milioni di euro, che io avrei dovuto pagare ogni anno al comune ed allo stato, dopo aver fatto un investimento personale. Abbiamo detto che non ci stavamo a queste condizioni e non partecipiamo al bando. I tempi? Mai sarebbero potuti essere come quelli che volevo io. Devo avere più opzioni. Per questo ieri abbiamo opzionato 36 ettari e mezzo a Campi Bisenzio. Ringrazio la famiglia Casini, che sono i proprietari dell’area. E’ quasi due volte e mezzo l’area Mercafir, potremmo fare parcheggi per oltre 10.000 auto. Ho letto che qualcuno fa problemi per l’aeroporto. Voglio che si faccia l’aeroporto, ma pure la nostra opera. Sono importanti tutte e due le opere, spero ci si possa sedere ad un tavolo per parlarne. Come la penso io, da stupido americano, la Soprintendenza fa cose che ci impediscono di fare qualcosa di bello sul Franchi. Solo le leggi di Dio non si possono cambiare. Non è giusto che i vincoli su Bologna e Milano siano diversi dai nostri a Firenze. Ringrazio Matteo Renzi ed il Sindaco Nardella, ma bisogna fare qualcosa, subito. Adesso rimangono 4 opzioni: se il comune vuole salvare Campo di Marte, io dico di fare quello che dovete fare, ma serviranno almeno 3-4 anni. Fate le cose essenziali, come seggiolini, bagni, luci, etc.. Io non metterò soldi se devo avere a che fare con la Soprintendenza. Essere in controllo del proprio destino è importantissimo, quando spendi tanti soldi. Seconda opzione: fare io, sono più flessibile. L’importante è che lo stadio non sia un monumento, il comune ci deve dare quello che deve: tramvia, parcheggi, tasse ridotte, tutto quello che servirebbe per mandare avanti la Fiorentina. La Soprintendenza, con tutto il rispetto, dovrebbe occuparsi di altri monumenti, che ce ne sono tanti. Terza opzione: se qualcuno individua un’area, noi siamo così. Quarta opzione: Campi Bisenzio, noi inizieremo già a lavorare su come fare le cose in fretta”.

SU IACHINI: “E’ stato preso, lavora molto, mi ha impressionato. E’ stato malato, non lo sapevo. Ha tutto il mio supporto, logicamente dobbiamo vedere cosa succede nelle ultime partite per capire se confermarlo o meno. Non sono sicuro al 100% che non andiamo in B, anche se faccio le corna. Lui e la squadra non devono fare scherzi, perché poi così possiamo progettare un grande futuro“.

SU PRADÈ: “E’ stato confermato in un periodo brutto. Ho chiamato Joe e gli ho detto di rassicurare Daniele, di non preoccuparsi per il suo lavoro. Nella mia azienda nessuno ha i contratti, che poi hanno conseguenze se succede come con Montella. Noi andiamo avanti senza contratti, eppure ho molta fedeltà da parte dei miei dipendenti. Grazie a Pradè per il suo lavoro, quest’anno il mercato è tutto differente. Non so chi prenderemo“.

SUL MERCATO: “Non faccio promesse che non posso mantenere. Non dico frottole, sono stato molto trasparente. Le cose le dico quando sono sicuro di poterle mantenere. Pradè mi dice che il mercato adesso è diverso, può darsi ci siano anche scambi. La voglia del prossimo anno è quella di non rimanere mai più nel lato destro della classifica. Io voglio stare il più alto possibile nella parte sinistra della classifica“.

CHIESA E CASTROVILLI: “I ragazzi si concentrino su queste dodici partite, non c’è niente di mercato. Chiesa se vuole andare può andare, al prezzo giusto del cartellino. Gaetano ha rinnovato per cinque anni, è innamorato, ha la ragazza fiorentina, lui vuole stare qui a Firenze. Gaetano, non mi deludere che sei del Sud come me. Vorrei dargli la 10 ed anche Antognoni sarebbe contento“.

SU NAINGGOLAN, PEZZELLA, BELOTTI, PIATEK…: “Non posso dare risposte precise, quindi non ne do. I grandi investimenti sono stati fatti, anche a gennaio. Ma non andiamo indietro, anche se abbiamo preso Agudelo, Igor, Cutrone, Duncan, Amrabat, Kouame… Iachini e Pradè decideranno, come centravanti abbiamo Cutrone, Vlahovic, Kouame, poi Sottil, Ribery, Chiesa… Abbiamo una bella squadra, però se si deve rinforzare la squadra lo faremo, rispettando i limiti finanziari che ci impongono“.

SUL RUOLO DI BARONE IN LEGA: “La proprietà, tramite Joe Barone, merita il rispetto che oggi ha. I messaggi di Malagò, Gravina, Dal Pino e tutti gli altri, sono merito di Joe. C’è qualche personaggio antipatico nel calcio italiano, qualcuno più simpatico. Per noi è un onore che Joe possa entrare ad alti livelli nel calcio italiano. Noi chiediamo solo che regole e rispetto siano uguali per tutti: non mi sento meglio di un altro, ma non siamo secondi a nessuno. Sono l’unico nel calcio italiano che ha investito così tanto nell’ultimo anno. I soldi sono tutti di Rocco, al 100%, mentre in tutte le altre squadre ci sono altri investitori, a cominciare da Juventus, Inter e Milan. Qui, se facciamo lo stadio, arriviamo a spendere 500 o 600 milioni. E sono tutti soldi miei”.

SUL CASO GEORGE FLOYD: “Mi è dispiaciuto molto, non sarebbe mai dovuta succedere questa cosa. Il razzismo va avanti da molti anni qui in America. Pure io sono stato discriminato, quando sono arrivato. Noi siamo al 100% per le diversità, guardate il nostro ultimo mercato, con Duncan, Kouame, un marocchino come Amrabat, un colombiano come Agudelo. Su questo non transigo, se esiste il razzismo in Italia va mandato via”.

SUL FUTURO: “Io voglio vincere partite e trofei, ma dobbiamo essere pratici. Un passo alla volta, voglio restare a Firenze e fare la mia parte, portando la Fiorentina più in alto. Oggi non posso dire se arriveremo quarti, sesti o ottavi. Però sicuramente dobbiamo stare a sinistra in classifica. La cosa importantissima è avere ricavi per investirli sui giocatori. Con 100 milioni di fatturato all’anno non posso spenderne 150 per i giocatori. Non si può fare sempre come quest’anno, che a livello finanziario è stato un disastro: lo accetto e andiamo avanti, ma non può essere sempre così. La Fiorentina deve essere un punto di arrivo per un giocatore, deve essere una delle più belle squadre d’Europa. L’obiettivo a lungo termine è entrare nella cerchia dei migliori 20 club del mondo“.


06/06/20

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