Si è chiusa ieri a Palazzo Strozzi Il Cinquecento a Firenze, la straordinaria mostra dedicata all’arte del secondo Cinquecento a Firenze. Ultimo atto d’una trilogia di mostre a Palazzo Strozzi a cura di Carlo Falciani e Antonio Natali, iniziata con Bronzino nel 2010 (140.780 visitatori) e Pontormo e Rosso Fiorentino nel 2014 (146.797 visitatori), la mostra ha raggiunto la cifra record di oltre 150.000 visitatori.
Il Cinquecento a Firenze è stata la mostra più visitata della trilogia, mantenendo, fin dall’inizio, una costante attenzione in termini di pubblico, di critica e di visibilità sulla stampa, tanto da essere consacrata miglior mostra del 2017 in Italia dalla prestigiosa classifica del Giornale dell’Arte. Un successo confermato anche dal web: più di 4 milioni e mezzo le persone raggiunte tramite Instagram, Twitter e Facebook, che con un seguito di oltre 75.000 persone conferma Palazzo Strozzi come una delle istituzioni culturali leader in Italia su questa piattaforma; più di un milione le visualizzazioni del sito www.palazzostrozzi.org, 300.000 le visualizzazioni dei video online.
I gruppi che hanno visitato la mostra sono stati in totale 1.860 contribuendo con circa 42.780 presenze; ben 1.130 sono stati i gruppi di adulti per un totale di circa 26.000 visitatori e, di questi 6.900 hanno seguito le visite guidate organizzate dalla Fondazione. Oltre 700 sono state le classi delle scuole provenienti da tutta Italia, per un totale di circa 16.100 studenti che hanno visitato la mostra e aderito alle iniziative della Fondazione. Nel campo della didattica si segnala inoltre il successo di importanti progetti dedicati all’accessibilità, con i progetti dedicati alle persone con Alzheimer, le ragazze e i ragazzi con autismo, gruppi di adulti con disabilità fisiche o cognitive.
“Dopo i successi ottenuti portando a Firenze la grande arte contemporanea, con la mostra Il Cinquecento a Firenze, ultimo atto d’una trilogia di mostre curate da Carlo Falciani e Antonio Natali, Palazzo Strozzi si è riaccostato a un´epoca come il Cinquecento con un approccio nuovo e sperimentale: non solo per celebrare il nostro grande passato ma anche per riscoprire un periodo storico e una generazione di artisti sconosciuti ai più” dichiara Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi “L’ottimo risultato della mostra conferma ancora una volta la validità dell’offerta di Palazzo Strozzi, che continua a produrre mostre tanto originali e coraggiose quanto di successo, tenendo fede al disegno della Fondazione di portare a Firenze eventi culturali di qualità e di valenza internazionale. Questo successo non è dipeso solo dalle opere esposte ma anche da un approccio innovativo all’interpretazione, alla comunicazione e all’accoglienza.”
“La mostra del Cinquecento a Firenze è stata giudicata la migliore del 2017; ma va subito aggiunto che è stata anche gratificata da un pubblico di visitatori molto alto, tenendo alla fine il passo d’esposizioni che vertevano su Caravaggio, Monet, Picasso e Van Gogh. Nomi eclatanti e fulgidi; al cui cospetto la rassegna fiorentina ha proposto i suoi (poco o per niente noti) Cavalori, Macchietti, Naldini, Poppi, Portelli, Sciorina, Stradano, Zucchi, e giù per la scesa" affermano Carlo Falciani e Antonio Natali, curatori della mostra “Siamo pertanto grati alla Fondazione Palazzo Strozzi della fiducia che ci ha dato, accettando il rischio. Ma pari riconoscenza esprimiamo ai visitatori; i quali con la loro scelta hanno mostrato di non accontentarsi di feticci abusati. Le mostre si allestiscono non per celebrare i soliti artisti ormai arcinoti, ma per farne conoscere altri, meritevoli d’una più diffusa conoscenza”.
22/01/18 |